Tessuti

5 consigli per scegliere il tessuto adatto

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Ogni persona che si approccia al mondo del cucito, si rende conto ben presto che dopo l’entusiasmante acquisto della macchina da cucire, forbici e filo; si dovrà fornire di tessuti per qualsiasi progetto abbia in mente di realizzare.

Il mondo dei tessuti ,può lasciare perplesso chi comincia a cucire…la scelta è tanta ma è difficile capire se è il tessuto adatto al progetto e se ha le caratteristiche che stiamo cercando.

In questo articolo voglio darti 5 consigli per scegliere il tessuto adatto.

  1. La prima domanda da farti è se il tuo progetto ha bisogno di un tessuto stretch o fermo. Prova a considerare attentamente le due opzioni….Vuoi creare un capo aderente? Sarà meglio optare per un tessuto elasticizzato. Ma se vuoi cucire una tovaglia o un cuscino il tessuto dovrà essere fermo e resistente.
  2. La pesantezza del tessuto è un altro fattore importante per la buona riuscita del tuo progetto di cucito. Se devi cucire una camicetta morbida o una blusa fluente avrai bisogno di un tessuto leggero altrimenti avrà un aspetto duro e molto diverso dall’idea di partenza. Se invece, dovrai confezionare, per esempio, un tubino, avrai bisogno di un tessuto più sostenuto altrimenti avrà un aspetto “floscio” e terrà poco la forma.
  3. La scelta della fantasia o dei colori, di solito è quella che ci guida nell’acquisto…Ci lasciamo trasportare dall’impatto visivo di una cascata di fiori o di un colore particolarmente attraente…(lo faccio anche io!!) Ma anche questo è un elemento da valutare con meno impulsività. La fantasia o i colori vanno scelti, oltre che per gusto personale, considerando anche la funzione del capo che andremo a cucire, gli accostamenti che si potranno fare e la conformazione fisica della persona che vestirà… Ma non mi dilungo sull’ argomento perchè ci vorrebbe un altro articolo al riguardo.
  4. Bisognerà tenere conto della difficoltà di cucito del tessuto. Cosa significa? Se sei una principiante sarà meglio evitare i tessuti più scivolosi come sete, rasi, ecc…. perchè se non avete sufficiente esperienza, rischiate di demoralizzarvi e lasciar perdere il vostro progetto. Un altro esempio potrebbe essere il velluto, di cui bisognerebbe conoscere le problematiche che potrebbe presentare. Per i primissimi progetti vi consiglio di scegliere modelli realizzabili per esempio in cotone, tessuto molto più semplice da lavorare rispetto ad altri.
  5. Tenete conto sempre anche degli strumenti che avete. La vostra macchina da cucire vi dà problemi con tessuti elasticizzati?Oppure con tessuti troppo grossi come il jeans? Dovrete capire cosa potete e non potete fare con l’attrezzatura che avete a disposizione. Per lavorare bene il jersey, per esempio, sarebbe perfetto avere una tagliacuci…ma non è detto che non riusciate a lavorarlo anche con la vostra macchina, dovrete fare delle prove prima di acquistare metri e metri di tessuto.

Ora che, spero, avete le idee un po’ più chiare, l’ultimo consiglio che vi posso dare è quello di parlare con chi vi sta vendendo il tessuto cercando di avere informazioni sulle sue caratteristiche e spiegando cosa dovete creare in modo da avere un parere se può essere adatto a quello scopo.

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Gabardine

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Gabardine :  Si ottiene con una armatura a saia, che crea una diagonale. Quella della gabardina è molto inclinata, i fili di ordito hanno una densità doppia rispetto a quelli della trama, sono molto sottili e molto ritorti. Il risultato è un tessuto con dominante d’ordito, molto chiuso e compatto ma adattabile, con superficie rasata, segnata da costine ben inclinate, più evidenti sul diritto. La rigatura sottile e inclinata, l’aspetto ben finito e un po’ lucido, la mano fine e asciutta, ne fanno un tessuto elegante, adatto a tagli di sartoria.

Si realizza in lana, cotone e fibre miste.

Adatto all’abbigliamento, sia maschile che femminile, si utilizza per pantaloni, abiti, gonne, giacche e soprattutto per gli impermeabili. A secondo del materiale usato e al peso del filato produce capi adatti al periodo estivo o invernale.

L’impermeabile trench, reso famoso da attori come Humphrey Bogart, è realizzato in gabardina.

Come altri tessuti impermeabili richiede, notevole attenzione durante il lavaggio in modo da non compromettere la capacità del capo d’abbigliamento di resistere all’acqua una volta che sarà nuovamente indossato.

Per questa ragione è solitamente consigliato di lavare il gabardine a secco e nel caso in cui si causi inavvertitamente una piccola macchia si può tamponare con una soluzione fatta di acqua e ammoniaca, oppure con acqua fredda armandosi di pazienza per non rovinare il prezioso capo d’abbigliamento.

Per quanto concerne, invece, la stiratura è consigliabile posizionare un panno umido tra il ferro da stiro ed il tessuto, evitando il contatto diretto che rischierebbe di rovinare la lucentezza, la quale rappresenta uno dei punti di forza del gabardine.

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Crepe

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Crepe:  nome generico di tessuti, diversi nei materiali e nel peso, caratterizzati dall’aspetto increspato, granuloso e mosso. L’armatura è solitamente tela, raso nel caso del crêpe satin.Il nome viene dal francese crêpe (crespo).

L’ondulazione della superficie viene ottenuta utilizzando i filati omonimi, che la movimentano grazie alla elevata ed opposta torsione dei trefoli che li compongono o alternando trame e orditi con filati a tensione opposta, l’effetto si manifesta in fase di finissaggio. Solitamente sono tinti in pezza.

Il materiale di elezione è la seta ma ne esistono in lana e fibre sintetiche, spesso miste alla seta.

Ci sono vari tipi di crepe,nella foto a destra vediamo un georgette,per esempio ,in cui si nota bene l’effetto increspato.Molto conosciuto è il crepe de chine.

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Mussola

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Mussola:  La mussola è un tessuto molto leggero in armatura tela e a trama molto rada (simile alla garza da medicazione).

Originariamente era prodotto con cotone, poi con la lana e il lino. Viene utilizzato per l’arredamento nei tendaggi, nella biancheria da letto, nella biancheria intima e per l’abbigliamento femminile come le camicette.La mussolina  è la versione più leggera di un tessuto di mussola, quella finissima viene chiamata pelle d’uovo.

Richiede particolare attenzione nel cucirlo perchè è soggetta a stramature e le cuciture traspaiono sul dritto,quindi si consigliano cuciture con margini nascosti come per esempio la” cucitura inglese”.

La sua versione in seta è frequente per le camicette dell’ 800 e gli immancabili fazzoletti da collo “fisciù”; ma soprattutto per tendaggi e biancheria intima femminile. La mussola di lana, invece, ispirò i sarti della Belle Epoque.

 

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